La preponderanza del piccolo

La modestia e l’umiltà sono la base su cui si costruisce una grande fortuna, e altrettanto grandi risultati. Ecco cosa racconta questo simpatico esagramma di I Ching. Il numero 62. Libro dei saggi, I Ching è tutto fuorché strumento divinatorio, piuttosto uno strumento chirurgico per indagare l’animo umano. Mia zia ironicamente sintetizza: ” l’uomo? È come un carciofo! Sfogli, sfogli e non vieni mai al dunque.” E che c’entra con la pratica, si chiederanno alcuni. Con la pratica delle discipline cinesi? Forse potrei azzardare che ne sia il fondamento. Nella pratica riconosciuta come elemento costitutivo della nostra vita, nel poco e nel tanto…che è sempre poco.E’ una cosa seria fare Qigong, Taiji, Gong fu ed anche suonare un violino! Ha a che fare con l’estensione della nostra anima. Ed anche del nostro corpo. Coloro che lo considerano un passatempo sono già indietro, si sono messi da soli in posizione di svantaggio. Credetemi, non esiste uno strumento più democratico delle discipline cinesi, non ha necessità di uno stadio, né di una palestra, neanche di un parco. Basta un metro quadrato sulla soglia di casa o nella camera da letto, oppure un metro di asfalto mentre siete in fila a fare la spesa. Niente di eclatante, non c’è necessità di esibire, solo di usare in modo congruo il tempo a disposizione. Chissà, le chiamano arti interne anche perché non sono facilmente visibili! E di conseguenza non serve un abito adatto, una scarpa adatta, un tempo atmosferico adatto….ma una volontà, cuore, intenzione adatta…si. E questa non si può comprare come una nuova fiammante armatura. Già, nessuno la vede e non la si può esibire, non è un oggetto che si può anche abbandonare, è il nostro vero sé è ciò che siamo, una proiezione senza trucchi e senza inganni di come siamo. Ecco perché la preponderanza del piccolo, esso ci insegna che indipendentemente dalla parte in cui stiamo, allievo od insegnante, siamo nella stessa parte. Abbiamo scelto questa via per avere cuore puro e sguardo limpido, con i piedi radicati nella terra, centrati e librati verso il cielo, nel quale i nostri rami si muovono leggeri, ma per essere forti nell’interno e resistere alle tempeste. Piccole cose, l’eccesso è combattuto da tutti i saggi della storia umana e l’esercizio della giusta misura è una virtu’. È la via della gioia, come ci insegna l’esperto mondiale di questo periodo, un essere così piccolo da essere invisibile e contemporaneamente così efficace da essere in grado di fermare un mondo. Pratichi? Capisci. Non pratichi? Questa condizione di stallo e sofferenza la conosci già. È l’opportunità che offre questo tempo. D’altronde Dio parlò a Mosè in un sussurro del vento, non nel rombo del tuono.
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