WU WEI – il concetto orientale di “non azione”

WU WEI (la “non azione”)

E`un importante precetto del Taoismo che riguarda la consapevolezza del quando agire e del quando non agire.
Wu può essere tradotto come “non avere”.
Wei con “azione”.
Il significato letterale è quindi senza azione o meglio azione razionale. E’ parte fondamentale del paradosso wei wu wei (azione senza azione). Lo scopo del wu wei è il mantenimento di un perfetto equilibrio, o allineamento con il Tao, e quindi con la natura.

ORIGINI WU WEI

Il concetto ha probabilmente origine dal pensiero Confuciano.
Nei primi testi taoisti, wu wei è spesso associato con l’acqua che ne rende perfettamente il concetto.
Anche se l’acqua è leggera e debole, essa ha la capacità di erodere lentamente la roccia. L’acqua è compatta e rimane sempre uguale a sé stessa, a differenza del legno, della pietra o di qualsiasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi.
Essa può tuttavia riempire qualsiasi contenitore, assumere qualsiasi forma, andare dovunque, anche nei buchi più piccoli. Quando si suddivide in tante gocce, l’acqua ha ancora la capacità di riunirsi.

PRATICA WU WEI

L’obiettivo del wu wei è quello di mantenere l’uomo in armonia con la natura, affinché il mondo segua la sua naturale evoluzione.
Per fare questo l’uomo non deve ambire ad azioni troppo grandi o complesse. Queste azioni, se irrealizzabili, saranno solamente causa di sofferenza e sentimenti negativi.
Applicando il wu wei invece l’uomo è consapevole di dover fare scelte razionali nella propria vita, procedendo a piccoli passi. Quando l’uomo coltiva le leggi del Tao, aumenta il suo stato di armonia con la natura, e, come afferma il filosofo taoista ZhuangZi, raggiunge lo stato di Ming, o vista chiara.
E’ allo stato di Ming che deve applicare il wu wei, agendo solo quando deve agire, in modo da non sconvolgere gli equilibri del Tao.

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